Tesoreria di Linea sotto accusa: oltre 5 miliardi di token $LINEA venduti dopo il TGE, prezzo in calo dell’84%

Un post pubblicato da Tapenz.eth ha intensificato le indagini su Linea dopo la scoperta di nuovi dati on-chain che collegano il wallet di tesoreria 0x7fBE2… del progetto a massicci flussi in uscita di token. Secondo Arkham Intelligence, il wallet contiene 44,6 miliardi di token LINEA — circa un quarto dell’offerta complessiva — e ha già distribuito più di 5 miliardi di token dal TGE di settembre 2025.

Questi flussi sono stati movimentati tramite intermediari come proxy di Gnosis Safe, per poi comparire sugli exchange. I critici affermano che questa dinamica smentisce l’argomentazione di Linea secondo cui il progetto non avrebbe avuto investitori terzi, così da evitare pressioni depressive sul prezzo. Al contrario, ora il progetto è accusato di aver generato proprio quella pressione di vendita che aveva dichiarato di non voler creare.

Il crollo del prezzo alimenta la frustrazione

Il presunto dumping è stato aggravato dal tempismo. Molti utenti che detenevano LINEA ritenevano di avere maggiori probabilità di ricevere un airdrop legato a MetaMask, ma hanno invece assistito a un crollo repentino dell’asset. Il token è sceso dell’84% rispetto al massimo storico di 0,05 dollari, arrivando a 0,0078 dollari, e registra volumi giornalieri ridotti, tra 20 e 40 milioni di dollari.

Con l’aumentare dei flussi in uscita, diversi utenti su X hanno espresso rabbia, sostenendo che il team avrebbe compromesso la propria liquidità. Non è passato molto tempo prima che emergessero paragoni con altri ecosistemi Layer 2, in cui wallet controllati dalle fondazioni hanno venduto grandi quantità di token nei momenti di forte interesse retail. Secondo i detrattori, queste pratiche minano la fiducia di lungo periodo e danneggiano la reputazione di un settore L2 già molto competitivo.

Cresce il cinismo verso i modelli di token delle Layer 2

La reazione riflette un crescente malcontento nei confronti della tokenomics delle soluzioni Layer 2. Altri progetti, come Optimism e Arbitrum, sono stati accusati di dinamiche simili in relazione agli unlock delle fondazioni e alle vendite strategiche. I trader iniziano ora a chiedersi se il modello L2 attuale possa sostenere un mercato sano senza una distribuzione trasparente e un calendario di sblocco prevedibile.

Questa tensione è evidente nel caso di Linea. Sebbene il progetto, in origine, si fosse presentato come neutrale e orientato alla community, l’attività del wallet di tesoreria suggerisce un quadro diverso. Senza una spiegazione chiara, la narrazione cambia rapidamente direzione e alcuni utenti chiedono la rimozione del token dai principali exchange crypto se non verrà migliorata la trasparenza.

La controversia sulla tesoreria di Linea rappresenta un passaggio critico per il progetto e per l’intero ecosistema Layer 2. Con prove crescenti di intensi flussi in uscita durante una fase di forte aspettativa comunitaria, Linea si trova ora sotto pressione per chiarire la situazione. In assenza di maggiore trasparenza, la fiducia retail nei token L2 rischia di continuare a deteriorarsi all’interno del settore.