Scossone alla trasparenza di Zcash: Arkham identifica il 53% dell’attività on-chain

Zcash ha appena perso una parte significativa del suo alone di mistero. La società di analisi blockchain Arkham ha annunciato di aver etichettato oltre il 53% di tutte le transazioni Zcash, incluse quelle shielded e quelle trasparenti. Il volume totale collegato a persone e istituzioni identificate si aggira attorno ai 420 miliardi di dollari. Arkham ha inoltre dichiarato di aver classificato il 48% di tutti gli input e gli output di transazione e di aver associato il 37% dei saldi totali di ZEC —pari a circa 2,5 miliardi di dollari— a entità note.

Per una rete incentrata sulla privacy, questo dato ha colpito la comunità come una doccia fredda. La società ha presentato il lancio come una grande espansione della propria piattaforma di intelligence. Gli utenti possono ora monitorare in tempo reale i principali detentori di ZEC, i grandi trader e i wallet istituzionali. Tuttavia, le critiche non hanno tardato a mettere in dubbio cosa questo significhi per il ruolo storico di Zcash come blockchain orientata alla privacy.

Come Arkham ha tracciato metà della rete

Arkham non ha sostenuto di aver violato la crittografia di Zcash. Ha invece utilizzato una combinazione di pattern comportamentali, clustering di entità, dati degli exchange, sequestri e etichette di wallet già noti. Con il tempo, questi segnali consentono agli analisti di collegare l’attività a persone e istituzioni reali. Uno degli esempi citati da Arkham riguarda le disponibilità di Zcash del governo statunitense. I fondi risalgono a un sequestro effettuato otto anni fa ai danni di Alexandre Cazes, fondatore di AlphaBay. Arkham mostra che furono sequestrati circa 737.000 dollari in ZEC, che in seguito hanno raddoppiato il proprio valore. Quel wallet figura ora apertamente nella dashboard di Arkham.

La società ha inoltre segnalato un grande trader che ha acquistato 4,49 milioni di dollari in ZEC durante il crollo di mercato di ottobre. Cinque settimane dopo, il trader ha trasferito quei fondi su Gemini. Se avesse venduto in quel momento, Arkham stima che il profitto avrebbe potuto superare i 6,6 milioni di dollari. Questi esempi mostrano quanto della attività possa essere mappata senza toccare direttamente i dati crittografati. Le tracce stanno nei movimenti dei fondi, nelle destinazioni dei depositi e nella frequenza con cui i pattern si ripetono.

La narrativa della privacy subisce un colpo diretto

Zcash ha costruito la propria reputazione sulle transazioni shielded. Per anni si è presentata come uno degli strumenti di privacy più solidi nel settore cripto. L’annuncio di Arkham ora mette apertamente in discussione questa immagine. Per chiarezza, non tutta l’attività su Zcash è esposta. Gli indirizzi shielded continuano a nascondere i dettagli delle transazioni a livello di protocollo. Tuttavia, Arkham sostiene che l’uso reale indebolisca questa protezione non appena gli utenti interagiscono con exchange, istituzioni o entità già note.

Si crea così una frattura evidente. I sostenitori della privacy affermano che le società di analytics si basano troppo su supposizioni. I sostenitori di Arkham ribattono che il comportamento finanziario reale lascia sempre tracce, anche sulle chain orientate alla privacy. Anche il tempismo pesa. I regolatori di tutto il mondo stanno aumentando la pressione sugli strumenti di anonimato. I dati di Arkham potrebbero rafforzare l’idea che l’anonimato totale, su larga scala, stia già scomparendo nella pratica.

Cosa significa per Zcash e per il mercato

Nel breve periodo, il lancio di Arkham offre a trader, analisti e forze dell’ordine una nuova prospettiva sui flussi di ZEC. I grandi movimenti emergeranno più rapidamente. Il comportamento delle whale sarà più facile da studiare. Le reazioni di mercato potrebbero diventare più brusche e basate sui dati. Nel lungo periodo, questo costringe Zcash a un difficile esame identitario. Se oltre metà dell’attività può essere collegata a entità specifiche, il progetto potrebbe dover ripensare come definire e difendere la propria privacy in futuro. Ciò non significa, però, che Zcash sia “rotto”. La lezione più profonda è un’altra: la privacy on-chain non equivale a invisibilità nel mondo reale quando entra in gioco il comportamento umano.

Per gli utenti, il messaggio è semplice. Gli strumenti di privacy restano potenti, ma non sono mantelli magici. Nel momento in cui le criptovalute entrano in contatto con governi, exchange o infrastrutture pubbliche, le ombre si assottigliano. Per il resto del mercato, questo passaggio segna un cambiamento. L’era dell’“anonimato presunto” nelle principali blockchain sta lasciando spazio, in silenzio, a una trasparenza misurabile, che i progetti lo vogliano o meno.