Ruihe Shuzhi Technology si allea con Bitmain per il cloud mining di Bitcoin

Ruihe Shuzhi Technology collabora con Bitmain per lanciare servizi di mining di Bitcoin basati su cloud, segnando un passo importante nel settore delle criptovalute.

Ruihe Shuzhi Technology si allea con Bitmain per il cloud mining di Bitcoin

Sintesi rapida

Il riassunto è generato dall'IA, rivisto dalla redazione.

  • Ruihe Shuzhi Technology collabora con Bitmain per entrare nel settore del mining di Bitcoin tramite servizi cloud.

  • La partnership riduce i costi iniziali e sfrutta l'esperienza di Bitmain nel settore.

  • L'attività verrà gestita come divisione indipendente, diversificando il core business di Ruihe.

  • Il contesto normativo di Hong Kong rimane favorevole, ma potrebbe cambiare in futuro.

In una mossa significativa per il settore delle criptovalute, la società Ruihe Shuzhi Technology, quotata a Hong Kong, ha siglato una joint venture con Bitmain, uno dei principali produttori mondiali di hardware per il mining, per lanciare servizi di potenza di calcolo in cloud. L’accordo segna l’ingresso ufficiale di Ruihe nel mining di Bitcoin, andando oltre il tradizionale ambito del digital marketing e delle soluzioni di intelligenza artificiale.

Ruihe Shuzhi Technology, azienda attiva da anni nel campo dell’intelligenza digitale e del marketing, ha annunciato la creazione di una divisione dedicata specificamente al mining di criptovalute.

Fondata nel 2004, Ruihe è nota per aver fornito soluzioni di big data analytics, intelligenza artificiale e marketing digitale ad alcune delle maggiori istituzioni finanziarie cinesi. Grazie alla partnership, la società utilizzerà l’infrastruttura cloud di Bitmain invece di acquistare e gestire costosi impianti fisici di mining. Questo modello le consentirà di accedere a potenza computazionale remota, evitando elevati costi iniziali e riducendo i rischi operativi.

In base all’accordo, Ruihe pagherà commissioni di servizio a Bitmain ricevendo in cambio proventi periodici dal mining di Bitcoin. In prospettiva futura, l’azienda potrebbe anche decidere di acquistare proprie macchine di mining, acquisendo così un maggiore controllo operativo e potenzialmente riducendo i costi.

Ruihe Shuzhi Technology e Bitmain

La società vanta una solida base clienti che include i principali istituti bancari. Con circa 900 dipendenti, Ruihe si è consolidata come realtà tecnologica di primo piano.

Bitmain, fondata a Pechino nel 2013, è specializzata in hardware per il mining basato su ASIC (Application-Specific Integrated Circuit). La sua linea di prodotti più nota è Antminer. Oltre all’hardware, Bitmain ha progressivamente ampliato l’offerta di servizi di cloud mining, consentendo sia a clienti istituzionali sia retail di partecipare al mining di Bitcoin senza dover gestire direttamente le apparecchiature.

Crescente interesse istituzionale per il mining crypto

L’ingresso di Ruihe nel settore del mining rappresenta un chiaro segnale della crescente partecipazione istituzionale nell’industria degli asset digitali. In particolare, il cloud mining offre una barriera d’ingresso relativamente bassa per le società senza precedenti esperienze nel settore. Elimina infatti la necessità di investimenti infrastrutturali da milioni di dollari e riduce i rischi legati ai consumi energetici e all’efficienza dell’hardware.

Secondo osservatori di mercato, questa iniziativa potrebbe spianare la strada ad altre aziende data-driven interessate a diversificare nei progetti legati a blockchain e criptovalute, soprattutto a Hong Kong, dove la regolamentazione appare più favorevole rispetto alla Cina continentale.

Implicazioni di mercato e potenziali rischi

Sebbene la partnership apra per Ruihe nuove opportunità di ricavi, non è priva di rischi. La redditività del cloud mining dipende da vari fattori, tra cui il prezzo di mercato del Bitcoin, il livello di difficoltà della rete e i costi energetici sostenuti dai provider come Bitmain. Anche le politiche regolamentari rappresentano un elemento cruciale: mentre la Cina continentale continua a mantenere restrizioni sul trading e sul mining di criptovalute, Hong Kong adotta un approccio più permissivo.

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