Pi Network afferma che il ‘Pi Euro’ ottiene riconoscimento in 19 paesi UE

Secondo l’annuncio pubblicato, Pi Network sostiene che la propria moneta, il Pi Euro, sia già ufficialmente approvata e legalmente accettata in 19 dei 27 Stati membri dell’Unione Europea, e che questa dichiarazione rappresenti un primo passo verso una nuova frontiera di utilità transfrontaliera a disposizione dei possessori di Pi.

Reazioni delle principali piattaforme e della community

Numerosi appassionati di Pi hanno accolto la notizia come un traguardo reso possibile dalla nascente infrastruttura per asset digitali. Con MiCA in fase di sviluppo, molti auspicano che Pi stia finalmente entrando nella fase di legittimità, maturata in molti anni. Al contrario, i critici sottolineano che non esiste alcuna autorità regolatoria ufficiale dell’UE che abbia conferito al Pi Euro lo status di moneta legale o di asset regolamentato, e che affermazioni esagerate continuino a rappresentare un ostacolo persistente per il lancio della mainnet aperta, l’espansione del KYC e i programmi di sblocco dei token di Pi.

Commentatori europei in materia di regolamentazione invitano la community a mantenere prudenza, evidenziando che qualsiasi dichiarazione di approvazione transfrontaliera deve provenire da istituzioni ufficiali dell’UE o dalle autorità finanziarie nazionali. Ricordano che MiCA fornisce un percorso strutturato per la registrazione degli asset, la protezione dei consumatori e la disclosure degli emittenti, ma Pi Network non compare ancora in alcun registro o lista di autorizzazioni riconosciuta. Senza documentazione formale, i regolatori sostengono che le affermazioni diffuse rischiano di fuorviare gli utenti sullo status legale dell’asset, soprattutto in giurisdizioni che applicano rigorosamente le norme sui digital asset destinati al pubblico.

Le piattaforme di scambio si distanziano dalle affermazioni di legittimità

Le principali piattaforme si distanziano con cautela dalle narrative che suggeriscono che la presenza di Pi sugli aggregatori di prezzi equivalga a un riconoscimento regolatorio. Aggregatori come CoinGecko e interfacce pubbliche di monitoraggio dei mercati, come quella di Binance, riflettono semplicemente l’attività di trading proveniente da mercati terzi, non endorsement o autorizzazioni giurisdizionali. Gli exchange continuano a ricordare agli utenti che i prezzi mostrati rappresentano spesso IOU, versioni wrapped o mercati non ufficiali, e non token di mainnet pienamente lanciati. Questa distinzione evidenzia il divario tra l’entusiasmo della community e le attuali realtà regolatorie o tecniche dell’ecosistema Pi.

Pressione rinnovata sui developer per il lancio della mainnet aperta

Il Pi Core Team affronta ora una pressione crescente per garantire trasparenza, accelerare i processi KYC e chiarire la roadmap verso l’attivazione della mainnet aperta. Con la diffusione di informazioni fuorvianti, molti membri della community chiedono comunicazioni ufficiali che affrontino direttamente i percorsi regolatori, i requisiti per il lancio dei token e lo stato delle integrazioni dell’ecosistema. I developer devono gestire le aspettative, sottolineando che un’adozione sostenibile dipende dal rispetto delle norme, dalla sicurezza e dalla preparazione tecnica, e non da affermazioni speculative. Questa crescente richiesta di chiarezza riflette il desiderio della community di progressi verificabili, piuttosto che annunci virali non confermati.