Mt. Gox sposta 10.422 BTC in un trasferimento da 936 milioni di dollari, mercati in allerta

La lunga saga di Mt. Gox è tornata sotto i riflettori dopo che uno dei suoi cold wallet ha trasferito più di 10.422 BTC nelle prime ore di martedì. L’operazione, dal valore di circa 936 milioni di dollari, ha attirato subito l’attenzione di trader e analisti, che hanno seguito la transazione sulla blockchain in tempo reale. Anche se i fondi non si sono più mossi, l’attività ha riacceso i timori su un possibile impatto sul mercato mentre l’exchange procede lentamente con il processo di rimborso.

Un trasferimento massiccio colpisce la rete Bitcoin

Secondo i dati monitorati da Arkham e dagli explorer pubblici della blockchain, un cold wallet di Mt. Gox ha inviato 10.422,6 BTC a un nuovo indirizzo che inizia con 1ANkDML. Il wallet ricevente mostra ora un saldo di circa 10,423K BTC, per un valore superiore ai 937 milioni di dollari ai prezzi attuali. Il trasferimento sembra interno, ma qualsiasi movimento dai wallet di Mt. Gox di solito provoca scosse nel mercato.

I trader tendono a prepararsi a una possibile pressione di vendita, anche alla luce dei piani dell’exchange di rimborsare i creditori che aspettano dal collasso della piattaforma nel 2014. Il prezzo di Bitcoin è rimasto stabile intorno a 89.900 dollari subito dopo il movimento, ma il sentiment si è rapidamente deteriorato con la diffusione della notizia nei canali cripto.

Perché i movimenti di Mt. Gox contano così tanto

Mt. Gox era un tempo il più grande exchange di Bitcoin al mondo, gestendo oltre il 70% del volume globale di scambi BTC. Il suo crollo nel 2014, dopo la perdita di circa 850.000 BTC, resta uno degli eventi più noti e controversi nella storia delle criptovalute. Nell’ultimo decennio, un fiduciario nominato dal tribunale ha supervisionato un lungo processo di riabilitazione civile.

Sono stati recuperati circa 200.000 BTC, e Mt. Gox utilizza parte di queste riserve per rimborsare i creditori in BTC e BCH. Poiché i pagamenti ancora da distribuire rappresentano miliardi di dollari in asset, ogni movimento di wallet alimenta la speculazione. Molti investitori temono che distribuzioni consistenti possano generare pressione di vendita, soprattutto se gli early adopter di Bitcoin decidessero di incassare dopo più di dieci anni di attesa.

I rimborsi proseguono, ma restano lenti

Il fiduciario ha iniziato a effettuare i pagamenti a metà 2024, dopo anni di ritardi. Tuttavia, il processo rimane lento e rigidamente strutturato. Il termine finale per distribuire tutti gli asset rimanenti è stato prorogato al 31 ottobre 2026, dando al team più tempo per completare il lavoro. Il trasferimento di martedì rientra nel modello dei riposizionamenti interni.

I movimenti di Mt. Gox in genere indicano passaggi amministrativi nel calendario dei rimborsi. Poiché i fondi non sono stati inviati a un exchange né ulteriormente smistati, gli analisti ritengono che si tratti probabilmente di un’operazione gestionale, non di un tentativo di liquidazione. Resta il fatto che Mt. Gox detiene una delle più grandi riserve di BTC inattivi al mondo, e il mercato reagisce a ogni minimo spostamento.

I trader osservano la prossima mossa

Per ora, i BTC trasferiti restano fermi. Ma la community rimane in allerta, soprattutto in un periodo di instabilità del mercato e scarso appetito per il rischio. Anche dopo 11 anni, Mt. Gox conserva la capacità di scuotere il mondo cripto con una sola transazione. Come ha scherzato un trader sui social, “Quando si muove Mt. Gox è come un jumpscare: la colonna sonora è la stessa dal 2014.”