Il Tesoro USA esegue un buyback di debito da 4 miliardi di dollari
Il Dipartimento del Tesoro statunitense avvia un riacquisto di titoli di debito per 4 miliardi di dollari, scatenando l'entusiasmo del mercato XRP. Ma questa mossa ha un impatto reale sulle criptovalute o è solo una strategia fiscale?

Il Tesoro degli Stati Uniti ha avviato il 26 agosto 2025 un riacquisto di debito da 4 miliardi di dollari, una delle rare operazioni di larga scala di questo tipo negli ultimi anni. L’operazione di riacquisto dei titoli non è stata motivata da problemi di gestione del debito, ma piuttosto come test dell’infrastruttura operativa del governo.
In cosa consiste l’operazione
Il piano prevede il rimborso di titoli con scadenza compresa tra il 31 agosto 2020 e il 15 agosto 2023, un’azione strategica volta ad accelerare la liquidazione dei titoli più datati ancora presenti nei registri del Tesoro. Il buyback segue una tempistica rigidamente strutturata: è stato aperto alle 13:00 ET (le 23:30 IST del 25 agosto 2025) e si è chiuso alle 13:40 ET (le 00:10 IST).
Contesto storico
I riacquisti di debito furono diffusi tra il 2000 e il 2002, quando il Tesoro li utilizzò su larga scala – oltre 100 miliardi di dollari all’anno – per gestire le scadenze del debito e migliorare la liquidità del mercato obbligazionario. Dal 2014, il Tesoro ha effettuato solo in poche occasioni buyback di entità più ridotta: a febbraio 2015 un’unica tranche fino a 5 miliardi di dollari per mantenere operativo il sistema; a settembre 2015 un buyback fino a 2 miliardi di dollari per fornire liquidità ai titoli più datati; e a novembre 2016 un’altra tranche fino a 3 miliardi di dollari per sostenere la liquidità del sistema.

Fonte: post su X di @Steph_iscrypto
La mossa ha suscitato fermento nella comunità cripto, con l’utente X @Steph_iscrypto che ha definito l’operazione rialzista per i mercati e per XRP. Tuttavia, non ci sono prove concrete che il buyback abbia influenzato direttamente l’andamento di XRP. Alle 13:27 IST, XRP veniva scambiato a 2,92 dollari, in calo del 2,93% nelle ultime 24 ore.
Sebbene alcuni trader ipotizzino che le misure di liquidità adottate dal governo possano avere un impatto indiretto sui mercati cripto, storicamente non è stato così. A meno che il Tesoro non intraprenda programmi molto più ampi, come i quantitative easing (QE) del 2008, l’effetto su asset come XRP difficilmente sarà significativo.
Implicazioni fiscali e regolatorie
Il deficit federale degli Stati Uniti per l’anno fiscale 2025 è stimato a 1,8 trilioni di dollari, con i soli pagamenti di interessi che assorbiranno circa il 10% delle entrate federali. Dietro questa rifinanziamento del debito del Tesoro, potrebbe esserci anche un vantaggio marginale nel rimborsare titoli con cedole più alte, sebbene questo beneficio possa essere compensato dal costo dell’emissione di nuovo debito sul mercato per estinguere quello precedente.
Sul fronte regolatorio, il percorso legale di XRP avrà un peso ancora maggiore nella sua valutazione. Dopo la multa da 125 milioni di dollari inflitta a Ripple nel 2023, i vincoli normativi continuano a gravare sul trading istituzionale, aggiungendo volatilità alla criptovaluta.

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