I tagli dei tassi della Fed e la fine del QT preparano il terreno per un vento favorevole alle crypto nel 2026

Delphi Digital gioca d’anticipo. Nel suo ultimo outlook, la società di ricerca sostiene che la Federal Reserve sia sulla traiettoria per trasformarsi da freno per il mercato crypto a un lieve vento favorevole entro il 2026. Con il combinarsi dei tagli dei tassi e dell’attenuarsi del quantitative tightening (QT), si delineerebbe il primo contesto di liquidità chiaramente positivo dall’inizio del 2022.

I mercati hanno già prezzato il cambio di direzione. I futures implicano un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre 2025, che porterebbe il tasso sui federal funds intorno al 3,5%-3,75%. Da lì, la forward curve suggerisce almeno altri tre tagli nel 2026, lasciando i tassi di policy nella fascia bassa del 3% entro fine anno, se il percorso verrà confermato. Delphi sottolinea che non si tratta di un improvviso “pivot”, ma piuttosto di una discesa controllata dopo il ciclo di stretta aggressiva che ha caratterizzato il periodo 2022–2024.

Fine del QT, TGA in inversione e RRP a zero: la liquidità torna finalmente positiva

I tagli dei tassi sono solo metà della storia. Delphi Digital richiama l’attenzione sui meccanismi di mercato dietro le quinte, dove diversi elementi si stanno muovendo contemporaneamente a favore delle crypto. Dal 1° dicembre, il QT si avvia di fatto alla conclusione, rallentando il ritmo con cui la Fed drena liquidità dal sistema. Allo stesso tempo:

• Il Treasury General Account (TGA) dovrebbe diminuire invece di essere ricostituito, reimmettendo liquidità nel mercato.
• La facility di reverse repo (RRP) è già completamente esaurita, il che significa che quel bacino di liquidità parcheggiata non viene più sottratto alla circolazione.

Nel complesso, sostiene Delphi Digital, si crea il primo ambiente di liquidità nettamente positivo dall’inizio del 2022. I tassi di riferimento a breve termine come SOFR e fed funds si sono già spostati verso la fascia alta del 3%, mentre i tassi reali stanno scendendo rispetto ai picchi del 2023-2024. Nulla si è rotto, ma la pressione si è chiaramente ridotta. Per gli asset rischiosi, e in particolare per le crypto, questa combinazione storicamente conta più del solo livello dei tassi ufficiali.

Cosa implica questo scenario per Bitcoin e i principali asset crypto

Delphi Digital inquadra il 2026 come l’anno in cui la politica monetaria smetterà di agire come un ostacolo macro e inizierà a comportarsi come un leggero vento favorevole. A loro avviso, questo contesto tende ad agevolare:

• Asset “duration” come i titoli growth.
• Asset reali come l’oro.
• Asset digitali con domanda strutturale chiara, in particolare Bitcoin e crypto large-cap sostenute da flussi ETF e istituzionali.

La società ricorda inoltre che i cicli precedenti sono stati guidati meno dai halving e più dalle onde di liquidità globali. Con la politica statunitense in fase di allentamento, l’ampia liquidità parcheggiata nei money market fund e le banche centrali non statunitensi ancora attive, Delphi Digital vede spazio per un’ulteriore gamba rialzista se il sentiment di rischio reggerà. Il messaggio per i trader crypto è semplice, anche se il quadro macro non lo è: l’era del “fight the Fed” sembra avviarsi alla conclusione. Se l’attuale traiettoria verrà mantenuta, il 2026 potrebbe essere il primo anno pieno di questo ciclo in cui politica monetaria e liquidità si muovono finalmente nella stessa direzione di Bitcoin.