BitMine guida tra le società con 1,87 milioni di Ethereum in portafoglio

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Ashutosh

Ashutosh

BitMine guida le partecipazioni aziendali in Ethereum con 1,87 milioni di ETH, con un obiettivo del 5%. La riduzione dell'offerta e le ricompense per lo staking stanno rimodellando il ruolo di Ethereum.

BitMine guida tra le società con 1,87 milioni di Ethereum in portafoglio

Sintesi rapida

Il riassunto è generato dall'IA, rivisto dalla redazione.

  • BitMine diventa il maggiore azionista aziendale con 1,87 milioni di partecipazioni in Ethereum

  • L'azienda punta a garantire il 5% della fornitura di Ethereum attraverso acquisizioni

  • Le partecipazioni aziendali in Ethereum aumentano mentre l'offerta di liquidità sugli exchange continua a ridursi

  • Il rendimento dello staking di Ethereum lo rende interessante per le strategie di tesoreria a lungo termine

  • Gli analisti vedono Ethereum evolversi in un livello finanziario e infrastrutturale fondamentale

L’ultimo acquisto di BitMine mette in evidenza la rapidità con cui Ethereum sta diventando centrale nelle strategie di tesoreria aziendale. In un’unica operazione, la società ha comprato 14.665 ETH da Galaxy Digital per circa 65 milioni di dollari. Il totale sale così a 1,87 milioni di ETH, per un valore di mercato pari a 8,32 miliardi di dollari. Nessun altro detentore corporate si avvicina a tali livelli. SharpLink Gaming, al secondo posto, ne possiede meno della metà.

La crescita della strategia Ethereum in tesoreria dal 2025

BitMine ha iniziato ad accumulare Ethereum solo a metà 2025. Nel giro di pochi mesi ha messo al sicuro oltre l’1,5% dell’offerta circolante complessiva. Oltre a questo, detiene 192 Bitcoin e più di 600 milioni di dollari in liquidità, ma queste posizioni restano oscurate dalla scommessa su Ethereum. Rispetto alle precedenti strategie focalizzate su Bitcoin, come quella di MicroStrategy, l’operazione appare molto più aggressiva.

Tom Lee, presidente di BitMine, ha fissato un obiettivo ambizioso che chiama “Alchemy of 5%”. L’intento è arrivare a detenere il 5% dell’offerta totale di Ethereum, pari a circa 6 milioni di ETH. Con 1,87 milioni già in portafoglio, BitMine ha raggiunto circa un terzo del traguardo in tempi record. Secondo Lee, Ethereum potrebbe diventare il livello di regolamento alla base di Wall Street e persino dei sistemi guidati dall’intelligenza artificiale. Su questa base, individua potenziali range di prezzo tra 12.000 e 22.000 dollari, e in alcuni casi anche oltre

Holdings di Ethereum e offerta sugli exchange in calo

A livello corporate, 65 aziende detengono complessivamente 2,73 milioni di ETH, circa il 2,3% dell’offerta circolante. A questo si aggiungono 68 milioni di ETH, più della metà della supply, bloccati nello staking. I saldi sugli exchange sono scesi da quasi il 30% dell’offerta totale di qualche anno fa a soli 12% oggi. Mettendo insieme i dati, la quantità di ETH liquido disponibile per il trading attivo si è ridotta costantemente, amplificando l’effetto degli acquisti aziendali.

L’attrattiva di Ethereum per le aziende va oltre il suo ruolo di asset scarso. A differenza di Bitcoin, Ethereum può generare rendimento. Le ricompense da staking variano tra il 4% e il 6% annuo, e le società possono anche mettere a frutto le proprie riserve nei protocolli di finanza decentralizzata. Questo duplice vantaggio di potenziale crescita e flusso di reddito rende Ethereum particolarmente adatto ai bilanci societari. Gli analisti di Standard Chartered e di altre istituzioni sottolineano questa caratteristica di “asset produttivo” come un vantaggio decisivo rispetto a Bitcoin.

SharpLink Gaming, con oltre 837.000 ETH, continua ad accumulare. The Ether Machine si prepara alla quotazione al Nasdaq con quasi mezzo milione di ETH. L’ETF iShares ETH di BlackRock gestisce già 3,6 milioni di ETH, collocandosi vicino ai livelli di riserva di Coinbase. Anche operatori più piccoli, da Yunfeng Financial a Propanc Biopharma, stanno effettuando acquisti diretti. Nel complesso, questi movimenti dimostrano come Ethereum venga sempre più trattato come un asset aziendale di lungo termine

Possibile ciclo di crescita DeFi trainato dalle aziende

Secondo gli analisti, questo trend potrebbe alimentare un nuovo ciclo di crescita della finanza decentralizzata, con le tesorerie corporate a caccia di rendimenti: una sorta di “DeFi Summer 2.0” ma su scala molto più ampia. Allo stesso tempo, alcuni osservatori mettono in guardia: non tutte le società che entrano nello spazio lo fanno con motivazioni solide, e alcune potrebbero semplicemente puntare a un rialzo temporaneo della valutazione.

Per realtà come BitMine, invece, si tratta di infrastruttura digitale: una base per pagamenti, regolamenti e applicazioni. La combinazione di scarsità, utilità e rendimento è potente. In certi aspetti, questo momento ricorda l’adozione dell’oro da parte delle aziende decenni fa, con la differenza che Ethereum unisce alla funzione di riserva di valore anche una fonte di reddito integrata. L’aggressiva accumulazione di BitMine segnala fin dove le società sono disposte a spingersi per assicurarsi un ruolo in questo cambiamento. E mostra quanto velocemente le dinamiche di offerta possano irrigidirsi quando entrano in gioco le istituzioni

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