Binance pubblica il framework di listing e vieta gli intermediari di terze parti

Binance ha pubblicato un aggiornamento dettagliato che spiega come funziona il processo di listing dei token. Allo stesso tempo, l’exchange ha chiarito un punto in modo netto: non c’è spazio per intermediari. Secondo l’annuncio, tutti i progetti devono presentare domanda direttamente tramite i canali ufficiali di Binance. Qualsiasi “listing agent” o intermediario di terze parti è ora severamente vietato.

Il framework di listing avverte che i progetti che ricorrono a questi servizi saranno immediatamente squalificati e inseriti in blacklist. La decisione arriva mentre continuano ad aumentare le truffe legate a false garanzie di listing. Secondo il documento, i truffatori spesso si spacciano per insider e chiedono compensi in cambio di una presunta quotazione. L’exchange ha però sottolineato che queste affermazioni sono sempre false. Binance, infatti, non addebita alcun costo per i listing.

Una chiara suddivisione dei percorsi di listing di Binance

Il framework di listing descrive anche come i progetti possano avanzare all’interno dell’ecosistema. L’exchange suddivide i listing in tre fasi principali: Alpha, Futures e Spot. Ogni fase ha uno scopo diverso. Binance Alpha è dedicata ai progetti in fase iniziale. Aiuta i team a ottenere visibilità prima del lancio completo del token. Le opzioni includono eventi pre-token, airdrop e programmi per la community. Questa fase consente agli utenti di scoprire nuove idee in anticipo.

Segue Binance Futures. I progetti che mostrano una forte trazione possono qualificarsi per il trading di derivati. Questa fase aggiunge liquidità e consente ai trader di aprire posizioni long o short. Tuttavia, Binance decide in modo autonomo se un progetto soddisfa i requisiti. Infine, Binance Spot rappresenta l’accesso completo al mercato. Qui gli utenti possono acquistare e detenere token direttamente. Binance supporta anche programmi come Launchpool, Megadrop e gli airdrop per gli HODLer per aumentare il coinvolgimento. In rari casi, Binance può quotare i progetti direttamente su Spot se rispettano criteri rigorosi.

Cosa cerca Binance nei progetti

Binance ha chiarito che i listing non sono automatici. Ogni progetto passa attraverso una valutazione approfondita. L’exchange analizza la qualità del prodotto, i casi d’uso nel mondo reale e l’utilità del token. Esamina inoltre la crescita degli utenti, i modelli di ricavo e il potenziale di lungo periodo. Anche il profilo del team è un elemento chiave. Il framework di listing valuta i rischi tecnici, la tokenomics e gli standard di conformità. Per i token già scambiati altrove, entrano in gioco anche metriche come liquidità, valutazione e distribuzione. Questo approccio graduale, ha spiegato Binance, aiuta a proteggere gli utenti sostenendo al tempo stesso l’innovazione. Il passaggio da Alpha a Futures e poi a Spot dipende dalle performance, non dalle promesse.

Blacklist, azioni legali e ricompense per i whistleblower

Per rafforzare la propria posizione, Binance ha pubblicato un elenco di intermediari inseriti in blacklist. Tra questi figurano BitABC, Central Research, May or Dannie, Andrew Lee, Suki Yang, Fiona Lee e Kenny Z. L’exchange ha precisato che la lista non è esaustiva. Binance ha inoltre annunciato che intraprenderà azioni legali contro gli attori fraudolenti. È stato introdotto anche un programma di ricompense per i whistleblower, con premi fino a 5 milioni di dollari per segnalazioni verificate. Le denunce possono essere inviate direttamente al team di audit di Binance. Il messaggio è diretto. I fondatori devono presentare la domanda in prima persona. Qualsiasi scorciatoia è un campanello d’allarme. Come sottolinea il framework di listing, la trasparenza inizia dalla porta d’ingresso. Per i progetti che puntano alla quotazione, la regola è semplice: se qualcuno chiede denaro, è meglio allontanarsi.